Chi proviene dal Lazio verso Venafro, appena superata la galleria della Nunziata Lunga, vede sulla destra il profilo dell’alta torre di Roccapipirozzi.
La citazione più antica di un nucleo abitato che si chiamava Pipiruzzu si ritrova in Leone Ostiense quando riferisce della fondazione nel 1039 di un monastero dedicato a S. Nazzario in ipso colliculo de Pipiruzzu, super rivum de Centesimo.
Pietro Diacono accenna anche all’esistenza di case in quella zona : … ipsa Ecclesia S. Nazarii et Celsi, simulaque cum omnibus terris et vineis et casis, que in predicto loco Peperozo nobis ……
Invece per la prima volta si fa cenno ad una rocca di Pipirozzi in due pannelli di bronzo delle porte della basilica desideriana di Montecassino.