Tra i brani più belli tratti dai “Vangeli apocrifi” e più precisamente dal cosiddetto “Protovangelo di Giacomo” quello della descrizione dei pastori alla capanna è particolare. Specialmente quando descrive il momento in cui tutto si ferma.
Buon Natale a tutti i fedeli lettori di questo blog!
Giuseppe con Maria che ha appena partorito. Cripta di Epifanio. S. Vincenzo al Volturno
“Trovò quivi una grotta: ve la condusse, lasciò presso di lei i suoi figli e uscì a cercare un’ostetrica ebrea nella regione di Betlemme.
Io, Giuseppe, camminavo e non camminavo.
Guardai nell’aria e vidi l’aria colpita da stupore;
guardai verso la volta del cielo e la vidi ferma, e immobili gli uccelli del cielo;
guardai sulla terra e vidi un vaso giacente e degli operai coricati con le mani nel vaso: ma quelli che masticavano non masticavano,
quelli che prendevano su il cibo non l’alzavano dal vaso,
quelli che lo stavano portando alla bocca non lo portavano;
i visi di tutti erano rivolti a guardare in alto.
Ecco delle pecore spinte innanzi che invece stavano ferme:
il pastore alzò la mano per percuoterle, ma la sua mano restò per aria.
Guardai la corrente del fiume e vidi le bocche dei capretti poggiate sull’acqua, ma non bevevano.
Poi, in un istante, tutte le cose ripresero il loro corso”.
dai Vangeli Apocrifi
Protovangelo di Giacomo
Caro Franco, tanti auguri di buon Natale
Auguri anche a lei, dott. Valente! La citazione dal protovangelo di Giacomo è stupenda. Le mando un link per ascoltare su you tube un mottetto di F. Poulenc:
http://www.youtube.com/watch?v=hy1PTnYnRMM&feature=related
Caro Michele, ti ringrazio per il video che mi fa ricordare l’esalfa di Larino e Petrella. Auguri carissimi!
http://www.francovalente.it/2009/05/21/la-perfezione-in-pillole-geometriche-l%E2%80%99esalfa-di-larino-e-quello-di-petrella-tifernina/